Focus & flow

There is one aspect of happiness that’s been well studied, and it’s the notion of flow. Ask yourselves, when for you does time stop? When are you truly at home, wanting to be no place else?
(M. Seligman)

Qualcuno la chiama “golden hour” (ma non è l’alba né il tramonto dei fotografi), alcuni sportivi la chiamano “the zone”. È quel momento (che può durare anche parecchie ore), in cui entriamo nel flow, uno stato mentale e fisico in cui siamo completamente concentrati, una cosa sola con l’azione che stiamo svolgendo.
Il centometrista ai blocchi di partenza, in tensione totale, una cosa sola con la pista, pura tensione dai chiodi delle scarpe alla punta capelli; il lettore mentre è immerso nel suo romanzo e non ha orecchi né occhi per tutto quello che succede attorno; l’artigiano mentre intaglia il legno e dimentica completamente di dover mangiare; il bambino sul tappeto che gioca con i lego e la mamma lo deve chiamare dieci volte per cena.
È quello stato di focalizzazione assoluta, lontano da ogni distrazione, frutto di un lavoro di preparazione e dell’abitudine a concentrarsi e lavorare intensamente.

Può succedere anche nello studio. Basta organizzarsi, scegliere uno luogo adatto e un tempo minimo, almeno un’ora di fila (e senza cellulare, non raccontiamocela…).
E il bello è che funziona. E che si prova una gioia profonda, piacere puro, a dimenticarsi di sé e di tutto, dare il massimo e stare dentro le cose che stai facendo.
Farle e farle bene, un assaggio di felicità direbbe Seligman.

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